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  • Immagine del redattore Dr Maria Teresa Caputo

Il nostro cervello si modella sulla base delle nostre relazioni nell'arco di tutta la vita.

Le parole e le azioni delle persone sono in grado concretamente di modellare il nostro cervello. Noi umani siamo animali sociali. Viviamo in gruppi, ci prendiamo cura l'uno dell'altro, diamo forma a civiltà. La nostra capacità di cooperare costituisce un vantaggio di grosso valore adattivo. Ci ha permesso di colonizzare virtualmente ogni habitat terreno e sfidare le variazioni climatiche più di ogni altro animale. Secondo la neuroscienziata americana Lisa Feldman Barrett, parte del nostro essere animali sociali si rivela un vantaggio nella misura in cui ci permette di regolare i nostri "body budget" l'un l'altro. Prima di proseguire precisiamo che Il termine body budget viene coniato dalla ricercatrice per fare riferimento al modo in cui il nostro cervello bilancia l'energia per tenerci in equilibrio tra mente e corpo. Per tutta la vita, al di fuori della nostra consapevolezza, versiamo letteralmente depositi nei body budget di altre persone e allo stesso tempo facciamo "prelievi" dagli altri e loro fanno lo stesso con noi. Questo comporta vantaggi e svantaggi e delle significative conseguenze sulle nostre vite. Alcuni cervelli sono più reattivi alle persone che hanno intorno, altri di meno, ma ognuno ha qualcuno da cui è influenzato in maniera più significativa. I nostri familiari, gli amici e persino gli sconosciuti danno un contributo alla struttura e al funzionamento del nostro cervello e ci supportano nel mantenerlo in attività. In che modo avviene tutto questo ? Ogni cervello modifica le sue connessioni a seguito di ogni nuova esperienza, si tratta di un processo chiamato plasticità. Parti microscopiche di neuroni cambiano gradualmente ogni giorno. I dendriti (parti del neurone a forma di rami) divengono più folti e le loro connessioni neuronali associate migliorano la loro efficienza. Lentamente, i nostri cervelli si sintonizzano e si "sfoltiscono" via via che interagiamo con altri. Questo processo di co-regolazione ha degli effetti quantitativamente misurabili. Quando siamo con qualcuno di cui ci importa, il nostro respiro, il battito cardiaco si sintonizzano, che si tratti di una conversazione del più e del meno, o di una discussione accesa. Questo tipo di connessione si verifica tra i bambini e i loro caregiver, tra terapeuta e paziente o tra persone che stanno seguendo un corso di yoga o cantando in un coro. Siamo in grado di modulare i body budget degli altri semplicemente con le nostre azioni. Se alziamo la nostra voce o il sopracciglio, riusciamo ad influenzare cosa accade nel corpo dell'altro, come la frequenza del suo battito cardiaco, o le sostanze chimiche all'interno del suo flusso sanguigno. Se una persona a noi cara si trova in uno stato di sofferenza, possiamo alleviare il suo dolore semplicemente tenendole la mano. L'essere animali sociali ha i suoi vantaggi, incluso il fatto che viviamo più a lungo se costruiamo rapporti stretti e di supporto con altre persone. Dagli studi emerge che se siamo in una relazione che percepiamo come intima, accudente, in cui siamo reattivi ai bisogni dell'altro, in una relazione in cui ci sentiamo molto bene quando siamo con l'altra persona, ci sono minori probabilità che ci ammaliamo. E se finiamo per ammalarci seriamente, ci sono maggiori probabilità che le nostre condizioni migliorino in fretta. Gli studi in questione sono stati condotti su coppie sposate, ma gli stessi risultati pare si abbiano anche rispetto alle relazioni significative con amici e a coloro che hanno un animale domestico. Allo stesso modo se ci sentiamo perennemente soli, abbiamo maggiori probabilità di ammalarci e morire precocemente. Senza che vi siano altri a regolare i nostri body budget, siamo costretti a portare un peso maggiore dentro.

Hai mai perso qualcuno per la fine di una storia d'amore o perchè non c'è più e ti sei sentita/o come se avessi perso una parte di te ? La ragione per cui ti senti così è perchè hai realmente perso una parte di te – hai letteralmente perso una fonte in grado di tenere il tuo sistema corporeo in equilibrio.

Paradossalmente uno degli svantaggi della condivisione dei body budget è l'impatto sull'empatia. Se siamo in empatia con gli altri, il nostro cervello è in grado di prevedere cosa penseranno, sentiranno e faranno. Maggiore è il livello di familiarità con una persona, maggiore sarà la capacità di prevedere le sue "battaglie interne". Si tratta di un processo naturale come se stessimo leggendo la mente di un'altra persona. Tuttavia, se le persone ci sono meno familiari, risulta più complicato empatizzare. Per poter entrare in empatia, necessitiamo di conoscere di più di lei, questo richiede uno sforzo ulteriore che implica fare "prelievi" attingendo dai nostri body budget, il che può risultare spiacevole. Si tratta di una delle ragioni per cui le persone falliscono nell' empatizzare con persone che appaiono molto diverse da loro e pensano in maniera differente, semplicemente perché può risultare "scomodo" provare a farlo. Di fatto, ha un costo metabolicamente significativo affrontare cose che risultano difficili da prevedere. Non a caso le persone creano le cosiddette camere d'eco, circondandosi di notizie e punti di vista che vanno a rinforzare quello in cui credono già, dal momento che riduce il costo metabolico e ci allontana dalla sensazione spiacevole di apprendere qualcosa di nuovo. Purtroppo, questo va anche a ridurre la probabilità di imparare qualcosa che potrebbe farci cambiare idea.

Siamo in grado di regolare il nostro equilibrio interno attraverso le parole, una parola gentile è in grado di calmarci, come quando un amico ci fa un complimento alla fine di una giornata difficile. Una parola d'odio può attivare la reazione attacco-fuga nel nostro cervello e innescare una vera e propria cascata di ormoni che vengono prelevati dal nostro body budget. Il potere delle parole sulla biologia non conosce distanze geografiche. Se scriviamo la frase " Ti voglio bene" dall'Italia ad una carissima amica che vive in Australia, sebbene non possa sentire la nostra voce e vedere il nostro volto, modifichiamo inevitabilmente la frequenza del suo battito cardiaco, del suo respiro e in generale il suo metabolismo. Allo stesso modo se qualcuno ci scrive una cosa come "Ti sei ricordata di chiudere casa? ", ci sono molte probabilità che il nostro sistema nervoso ne risponderà in maniera spiacevole. Il nostro sistema nervoso viene "perturbato" non solo a prescindere dalle distanze geografiche, ma anche di quelle temporali. Se per esempio stiamo leggendo un testo come la Bibbia o il Corano, stiamo chiedendo assistenza nella regolazione del nostro body budget a persone che sono andate via ormai da tempo sul nostro pianeta. I libri, i video, il testo di una canzone, i podcast sono in grado di riscaldarci il cuore, confortarci, o ancor più darci i brividi. Sebbene questi effetti non durino a lungo, dalla ricerca emerge che ognuno di noi può impattare sul sistema nervoso dell'altro semplicemente con le parole nei modi fisici più disparati che vanno oltre quello che noi siamo in grado di immaginare. Il potere delle parole non è semplicemente una metafora ma si tratta di qualcosa di ben inciso nelle connessioni del nostro cervello. Una configurazione simile è presente anche nel mondo degli animali.

Perchè le parole hanno un effetto così ampio sul nostro mondo interno ? Perchè molte aree cerebrali che dirigono il processo del linguaggio, sono le stesse che controllano le parti interne del nostro corpo, inclusi gli organi principali e i sistemi che gestiscono il nostro body budget. Le aree in questione costituiscono quello che gli scienziati chiamano "la rete del linguaggio" e stabiliscono la frequenza del nostro battito cardiaco. Sono queste stesse aree ad adattare i livelli di glucosio all'interno del nostro flusso sanguigno che alimenta le cellule.

Le parole sono dei veri e propri strumenti per regolare il nostro mondo interno. Le parole di altre persone hanno un impatto diretto sulla nostra attività cerebrale e di conseguenza sul nostro corpo, allo stesso modo le nostre parole fanno lo stesso sugli altri. Che noi volessimo intenzionalmente o no produrre quell'effetto, è irrilevante, siamo strutturati in questo modo. Tutto questo significa che le parole possono far del male alla nostra salute ? A piccole dosi, no. Quando qualcuno ci dice cose che non ci piacciono, ci riempie di insulti, o addirittura ci minaccia, ci sentiamo male. In quel momento, ne paga gli effetti il nostro body budget senza che vi sia un danno fisico al cervello o al corpo. Sicuramente, c'è un'accelerazione del battito cardiaco, un cambiamento della pressione del sangue, cominciamo a sudare ma subito dopo il corpo si riprende, ripristinando i valori precedenti. Siamo fatti con un sistema nervoso in grado di affrontare variazioni metaboliche e anche beneficiarne da queste. Lo stress transitorio può funzionare come un esercizio, brevi prelievi dal nostro body budget seguiti da successivi depositi sono in grado di renderci più forti. Tuttavia, nel tempo, qualsiasi cosa che contribuisce allo stress cronico può progressivamente "mangiarsi" il nostro cervello e portare ad ammalarci, ovviamente questo include l'aggressione verbale, il rifiuto sociale, la trascuratezza e tutte quelle altre cose che contribuiscono a tormentarci. Se veniamo stressati ripetutamente senza la possibilità di riprenderci, gli effetti possono essere molto gravi. La costante esposizione allo stress comporta un accumulo profondo di deficit da parte del nostro body budget . Lo stress cronico fa molto di più che renderci turbati per un po'. Bisogna precisare che il cervello umano non è in grado di distinguere tra le varie fonti di stress cronico. Se il nostro corpo è già debilitato da altre circostanze come la malattia, difficoltà economiche, insonnia, assenza di esercizio fisico, sbalzi ormonali, il nostro cervello è più sensibile a qualsiasi altro stress. Questo include anche l'effetto delle parole finalizzate a minacciare, bullizzare, tormentare noi stessi o le persone a cui teniamo. Se il nostro body budget è sovraccaricato, i fattori stressanti situazionali si accumulano, anche quelli che normalmente riusciamo a gestire.

Gli studi dicono che se siamo esposti ripetutamente ad aggressioni verbali, abbiamo maggiori probabilità di ammalarci. Non sappiamo ancora perchè ma siamo certi che questo accade. Se le persone ci insultano, le loro parole non ci creano realmente danno, la prima volta, la seconda volta, o anche la ventesima. Gli effetti sul cervello cominciano a vedersi significativamente quando l'aggressione si ripete ulteriormente nel tempo, per mesi e mesi, addirittura anni. Il cervello ne subisce seriamente le conseguenze e non perché siamo deboli, semplicemente perché siamo umani.

Il paradosso della condizione di essere umano : la migliore cosa per il nostro sistema nervoso è un altro essere umano e la cosa peggiore per il nostro sistema nervoso è un altro essere umano. Sicuramente, quanto emerge dalla ricerca sugli effetti delle parole sullo stress cronico ci fa pensare ulteriormente al beneficio biologico che deriva dal trattare gli altri con dignità. Siamo sicuramente essere liberi di agire e di parlare ma non siamo liberi dalle conseguenze di quello che diciamo e facciamo. Il nostro sistema nervoso è legato al comportamento degli altri umani nel bene e nel male. Siamo una società che paga i costi delle cure per la depressione, il cancro, il diabete, le malattie cardiovascolari che sono tutte una conseguenza dello stress cronico. Possiamo continuare a prendere decisioni in ambito sanitario, politico ed educativo che ignorino questa realtà, ma questo non metterà fine ai meccanismi della biologia.

Bibliografia

Barrett, L. F. (2020). Seven and a half lessons about the brain. New York: Houghton Mifflin Harcourt.

Barrett, L. F. (2017). How emotions are made: The secret life of the brain. New York: Houghton Mifflin Harcourt.






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