L'ansia ha un valore adattivo ed è fondamentale per la sopravvivenza. Si tratta di un tratto evolutivo programmato per attivare la reazione attacco-fuga al fine di aiutarci a rispondere rapidamente in quelle situazioni di vita o morte o altre situazioni pericolose. Ad esempio se una bambina, tornando a casa da scuola, incontra un cane aggressivo senza guinzaglio che minaccia di attaccarla, si attiverà la sua reazione attacco-fuga per evitare la minaccia.
Nell'era moderna siamo tempestati di falsi allarmi che ci segnalano un pericolo che non esiste. Purtroppo il nostro sistema nervoso attiva la risposta automatica di stress che si tratti di un falso allarme o un allarme vero. Un bambino che viene aggredito da un cane, si mostrerà impaurito ogni volta che incontrerà altri cani anche se non sono pericolosi. Questo significa che continua ad avere sensazioni sgradevoli di stress in assenza di un reale pericolo.
Se questo accade con una certa intensità, ci sono alte probabilità che sviluppi una forma di ansia cronica che compromette il normale funzionamento del piccolo. I disturbi d'ansia rappresentano un problema molto comune nella salute mentale in Italia. Circa il 6% dei bambini con problemi di ansia richiede un trattamento.
Come facciamo a capire se un bambino sta sviluppando un disturbo d'ansia?
Di seguito, facciamo una lista di comportamenti che ci dicono che l'ansia sta diventando patologica nei bambini.
Quando evitano attività che in genere preferiscono fare o li divertono.
Quando cominciano ad evitare la scuola, dicendo che hanno mal di panica o mal di testa.
Quando aumentano comportamenti come capricci, crisi di pianto/rabbia specie se improvvisi e senza apparente motivo.
Quando fanno fatica a concentrarsi e cambiano le loro abitudini (dormono di più, dormono poco, più affaticati, cambiamenti di umore, cambiamenti nell'appetito).
Ci sono somatizzazioni (gastrite, dolore addominale, nausea, aumento del battito cardiaco)
Richiedono più accudimento di prima.
Ci accorgiamo che l'equilibrio familiare è messo in discussione dalle loro paure costanti.
Quando si preoccupano eccessivamente di fare brutta figura, di lasciare la casa, di ammalarsi, di prendere brutti voti a scuola, di separarsi dai genitori.
Perché i bambini sviluppano un disturbo d'ansia ?
In genere, vi è una predisposizione genetica. Se i familiari hanno disturbi d'ansia, ci sono alte probabilità che anche i bambini ne soffrano. L'ambiente gioca un ruolo importante in questo.
Genitori apprensivi possono fare da modello per sviluppare comportamenti ansiosi nei bambini. Inoltre, bambini sottoposti ad un'elevata condizione di stress (conflittualità parentale, bullismo, forte forte pressione sulla prestazione scolastica, quartiere pericoloso etc.) sono predisposti a sviluppare sintomi d'ansia. Gli studi ci confermano che bambini che vivono situazioni traumatiche come incidenti stradali, la morte di una persona cara, abuso, trascuratezza e ospedalizzazione possono sviluppare un disturbo d'ansia. Altri fattori che potrebbero entrare in gioco sono legati al temperamento del bambino come eccessiva timidezza, tendenza al perfezionismo. Altri elementi che contribuiscono allo sviluppo di una sintomatologia ansiosa sono utilizzo di droghe, alcol e caffeina.
Quali sono i disturbi d'ansia?
Disturbo d'ansia generalizzata: si manifesta come una preoccupazione eccessiva rispetto a vari ambiti come lavoro, salute, famiglia etc. per un periodo di almeno sei mesi, accompagnata da irritabilità, tensione muscolare, difficoltà nell'addormentamento, difficoltà di concentrazione, stanchezza e forte irrequietezza. Nei più piccoli, le preoccupazioni più comuni sono relative alla scuola, il futuro, la morte e le interazioni tra pari.
Disturbo d'ansia sociale: si manifesta come una paura di essere giudicati negativamente dagli altri, paura di arrossire in pubblico, paura che gli altri si accorgano del proprio imbarazzo e stato di ansia. In genere l'ansia viene attivata rispetto agli estranei ma potrebbe verificarsi anche in relazione ai familiari, insegnanti, tutor etc. Ansia sociale può portare all'evitamento della scuola e anche attività extrascolastiche (gli sport, laboratori, doposcuola, feste, incontri con i pari etc.).
Disturbo d'ansia da separazione: si manifesta come una paura intensa di lasciare i genitori, paura che a loro possa succedere qualcosa di brutto quando si separano dal bambino. Spesso è spaventato all'idea di andare ovunque senza i genitori. Sono frequenti incubi in cui accade qualcosa di terribile ai genitori.
Disturbo di panico: si manifesta con ripetuti e improvvisi attacchi di panico accompagnati da una paura ricorrente che si possano verificare attacchi di panico. I sintomi dell'attacco di panico sono: accelerazione del battito cardiaco, difficoltà a respirare, tremore, sudorazione, paura di impazzire, paura di morire, derealizzazione, dolore al petto, nausea.
Altri disturbi che sono collegati ad ansia patologica sono l'agorafobia, la fobia specifica, il mutismo selettivo, il disturbo post-traumatico da stress, il disturbo ossessivo compulsivo.
Come supportare i bambini quando vivono stati di ansia?
Prova a guidare i bambini ad evitare l'evitamento delle cose che temono attraverso una pianificata esposizione graduale dello stimolo ansiogeno.
Insegna loro come parlare a se stessi con frasi motivazionali (es: "ce la posso fare", "è normale avere paura, ma non si può sempre scappare dalla paura", "provo a contare fino a dieci", etc.)
Insegna loro tecniche di rilassamento semplici come respirare a fondo e rilassare i muscoli.
Sii paziente; prova a mostrarti calma/o con una voce chiara, tranquilla e decisa ma mai severa.
Sii ottimista circa le loro possibilità di gestire la situazione.
Sostieni loro verso la meta a partire dai "piccoli passi".
Rinforzali e gratificali per gli sforzi che fanno.
Sii un modello per i piccoli: gestisci la tua ansia.
Insegna loro ad immaginarsi scenari rilassanti e gradevoli come una spiaggia, una stanza piena di giochi, un parco dei divertimenti, cose che amano fare.
Crea le condizioni per un ambiente a basso livello di stress. Evita che i bambini siano esposti a situazioni conflittuali, mantieni un clima calmo e sereno.
Gestisci con efficacia situazioni che richiedono l'intervento di una persona adulta come il bullismo etc.
Fa in modo che facciano una vita salutare: sonno regolare, dieta adeguata, esercizio fisico, routine regolare.
Trova il tempo per giocare con loro
Cosa non fare quando i bambini sono in un forte stato di ansia
Criticarli o prenderli in giro.
Ignorare il problema o aspettare che la crisi passi.
Lasciare che evitino con facilità tutte quelle situazioni che li spaventano.
Dire loro di non aver paura e di essere "forti".
Prendersi gioco delle loro ansie.
Pressare i piccoli a fare più di quanto riescono a fare.
Costruire aspettative irrealistiche
Quando rivolgersi ad uno specialista Nel caso in cui i sintomi stanno compromettendo seriamente il funzionamento nella vita quotidiana, quando viene saltata sistematicamente la scuola, è il caso di rivolgersi ad un professionista della salute mentale specializzato in disturbi d'ansia nell'età evolutiva. Nel trattamento dei disturbi d'ansia è altamente indicata la terapia cognitivo-comportamentale con particolare focus sulla tecnica di esposizione graduale. Con la terapia cognitivo-comportamentale i piccoli apprendono tecniche di rilassamento, la mindfulness, la gestione dello stress, modi di pensare funzionali e alternativi al rimuginio, strategie di coping per gestire l'ansia e lo stress. Nel trattamento dei disturbi d'ansia in età evolutiva è sempre indicato un intervento parallelo sui genitori attraverso un programma strutturato di parent training. Nei casi in cui la sintomatologia è severa, si raccomanda il consulto di uno psichiatra per un eventuale trattamento farmacologico.
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